Wednesday, February 29, 2012

The Fantastic Flying Books of Mr. Morris Lessmore


Me l'ha segnalato la sorella del mio caro consorte ed ora e' quasi un circolo vizioso.
Ogni volta che lo riavvio apprezzo nuovi dettagli e sfumature.
Mi ha incantata con le immagini, i colori, i particolari, la creativita' nelle scene, le emozioni che suscita. Piu' lo guardo e piu' lo sento pizzicare le piu' intime corde del cuore e avvolgermi in un'atmosfera di altri tempi.


Purtroppo non riesco a caricare il video. Incollo il link e spero funzioni.
http://www.youtube.com/watch?v=Adzywe9xeIU&feature=related

Le foto le ho prese qui: http://www.imdb.com/title/tt1778342/

Tuesday, February 28, 2012

A modo suo, unica ed affascinante

Tante volte ho decantato Seattle, estasiata dal suo luccichio, quando nella luce del sole si ricopre di un manto di colori vivi e brillanti, assomigliando piu' ad un dipinto da ammirare e riammirare che ad una citta'.

Ultimamente, nelle mie passeggiate per riesplorare le aree di Seattle dimenticate, sto apprezzando moltissimo la bellezza e la qualita' di vita di questa citta'. La riscopro sempre piu' desiderabile, vivibile, con scorci e panorami mozzafiato, con tanto verde e tanta natura a pochi passi da casa, marciapiedi fioriti, parchi meravigliosi, passeggiate e sentierini in boschetti immersi nella citta', locali e cafe' per tutti i gusti e tutte le eta', negozietti che rispecchiano le tendenze piu' disparate, ristorantini carini e accoglienti, una bell'atmosfera multiculturale, viva, stimolante. E sono diventata molto piu' indulgente con tutto cio' che costituiva motivo di insofferenza in questa citta', a modo suo, unica ed affascinante.

E ieri mi sono lasciata ingolosire dal sole e dal cielo blu (l'aria era ancora gelida ma, via, tutto non si puo' avere) e mi sono sbizzarrita con la macchina fotografica. Come sempre le foto rendono la meta' ma le posto comunque perche' il giro che ho fatto, in una primavera che bussa alle porte, mi e' piaciuto un sacco!

Aggiornamento: O forse no, non e' proprio alle porte questa primavera - durante la nostra colazione ci ha deliziati una fugace nevicata, ne e' attesa una piu' corposa per la serata e nel mentre dovrebbero imperversare lampi e tuoni orchestrati dal vento...

Saturday, February 25, 2012

A noi e' piaciuto


soprattutto per la musica, il Concerto per violino e orchestra in Re maggiore op. 35 di Čajkovskij, un'opera d'arte, che fa dell'anima un ascoltatore ammutolito ed incredulo, incantato dal genio che scorre nel dialogo dell'orchestra, travolto da emozioni troppo totalizzanti per poter essere comprese, cosi' sublimi da non riuscire a non abbandonarvisi.

Tuesday, February 21, 2012

D o n e !!!

And it feels so good!!!

Probabilmente questo mese ci ho rimesso qualche anno di vita ma, se sabato avevamo imbastito la mia ranking list, questa sera l'abbiamo ultimata, l'ho certificata e ora sono nel match. L'email di conferma dice piu' o meno cosi' "Your rank order list was certified at [...] for use in the Main Residency Match and is now on file with the NRMP". E mi viene quasi da piangere, dall'emozione, dalla gioia, dall'essere ad un passo dal traguardo. O forse dall'aver tagliato il traguardo semplicemente inviando la mia ranking list. Perche' non c'e' piu' nulla nelle mie mani. Ho fatto tutto quello che dovevo fare. E ora I'll sit back and relax... and I'll wait to see what life has in store for us! Entro mercoledi' sera tutte le scuole e i candidati avranno mandato le loro liste e poi il destino mescolera' le nostre carte, fara' incrociare le strade di tutti noi, creera' nuove combinazioni di incontri ed amicizie, ci inviera' il nome della nostra futura casetta, scegliera' i volti che scandiranno le nostre giornate. Intanto io ho finalmente il cuore in pace. Ho preso le mie decisioni mescolando la voce del cuore, quella della passione e quella delle ambizioni. E ne e' risultata una decisione serena, consapevole e lucida. Finalmente.

Dopo una lunghissima conversazione introspettiva al nostro cafe', proseguita guardando attraverso i vetri bagnati della conference room una baia grigia e cupa, che sembrava comunque bella al mio sguardo pieno di sollievo e serenita', per celebrare, in groppa alle nostre biciclette, risalendo la salita piu' ripida di tutta la citta', ci siamo guadagnati una serata che ha ripercorso cinque anni di storia. Fondamentalmente la nostra storia a Seattle, ripercorsa in un paio d'ore, tra i ricordi che ogni strada custodisce, che ogni scorcio ripropone, una cena nel soppalco del nostro locale preferito e poi il gran finale, un mini detour ci ha regalato questo panorama. La vista su una citta' che ci ha accolti pieni di sogni e intraprendenti e ci ha seguiti crescere, nel nostro amore e nei nostri sogni, ci ha visti affrontare i piccoli steps di questa lunga corsa, che sembravano infiniti e a volte insormontabili e che ora sembrano semplicemente le ovvie tappe di un meraviglioso percorso.

foto rubata qui http://www.epicadventurer.com/top-5-unique-places-to-explore-in-seattle/

Thursday, February 16, 2012

Alla scoperta

Visto che ultimamente i nostri viaggi si sono diradati, almeno quelli insieme pieni di aspettative ed entusiasmo alla scoperta di un posto nuovo, mi ritrovo ad aggiornare molto piu' lentamente gli album di fotografie che avevo iniziato per immortalare la vita, i viaggi, le emozioni, i paesaggi, le piccole cose, i dettagli della quotidianita', i mazzi di fiori che mi hanno dolcemente sorpreso e non volevo dimenticare, i biglietti e post-it lasciati qua e la' che non volevo buttare. Questione di un paio di mesi e ci sara' concessa una finestra di liberta' agognata di cui vorrei approfittare per un viaggio.

Inizialmente ci eravamo buttati su grandi destinazioni e viaggi piuttosto impegnativi tipo Australia o India. Ora il mio cuore vorrebbe ripiegare su mete sparpagliate nel vecchio continente. Che piu' passa il tempo e piu' ho caro nel cuore. Una sorta di nostalgia silenziosa che non fa male, che si assopisce quando sono oltreoceano e che si risveglia e mi inonda di gioia ogni volta che torno.
E cosi' penso alla cartina geografica e ci immagino a passeggiare per le stradine strette delle isole greche in una cornice di casette bianche dalle cupole e le imposte blu, cascate di fiori fucsia e per sfondo il mare in tutte le sue sfumature, scintillante nei riflessi sotto la luce del sole.
Mi piacerebbe tantissimo tornare a Stoccolma e lasciarmi avvolgere dai suoi colori, i colori delle case, delle barche, delle coperte su ogni sedia dei bar all'aperto, dei prodotti dei mercati, dei fiori, degli innumerevoli arcobaleni nel cielo. Dopo la prima visita toccata e fuga vorrei finalmente esplorarla e conoscerla piu' a fondo.
Siamo d'accordo di rivedere una coppia di amici a Parigi oppure in Lussemburgo e mi chiedo se sia piu' interessante rivedere i Paesi Bassi di cui ricordo pochissimo o esplorare la Francia, un weekend insieme a Parigi e poi scendere nelle distese di lavanda e il tocco inconfondibile della Provenza.
E poi c'e' sempre lei... l'Italia, che, quando ci vivevo, d'estate ho sempre snobbato perche' tanto ho tempo, e' vicina, meglio buttarsi sulle capitali europee e su posti esotici. E ora ho una lista lunghissima di borghi e citta' che vorrei visitare, di paesaggi che vorrei scoprire, di posti a cui vorrei affidare per un po' il cuore e la penna dei ricordi.
Speriamo arrivi presto la primavera... ho davvero una voglia immensa di fare la borsa, mettermi la macchina fotografica al collo, prendere la mano del mio dolce amore e partire...alla scoperta...

Sunday, February 12, 2012

Granelli di sabbia

Granelli di sabbia che scorrono nella clessidra del tempo. Ognuno pregno di opportunita'. Che a volte cogliamo e altre volte lasciamo scivolare via. Gli ultimi granelli stanno raggiungendo quello stretto passaggio della clessidra della quotidianita' a Seattle. E finalmente abbiamo colto l'opportunita' di quei granelli.

Ci siamo conosciute nel 2008. Quella sera la passione per la barca a vela ci ha intrattenute per ore e ci ha permesso di sentire una profonda sintonia. Ci siamo incontrate con i mariti per gli auguri di natale nella luce soffusa di un soppalco in una pizzeria italiana. La prima di tante cene. Tutte nella stessa pizzeria. Ma ogni volta abbiamo aggiunto un nuovo tassello al nostro rapporto. Ogni volta ogni pezzo mi inondava il cuore di gioia per l'armonia che sentivo tra le nostre personalita', per il calore che percepivo nelle nostre conversazioni, per un affetto genuino che non mi aspettavo di trovare oltreoceano, almeno non cosi' spontaneamente.  Poi, non so ancora come, ho totalmente sottovalutato l'importanza della baby shower americana. Ti ho ferita profondamente. Da allora la sabbia della clessidra e' continuata a scorrere. La nostra amicizia si e' rotta ed e' rimasta con uno squarcio e un pezzo penzolante. Che non riusciva a spezzarsi in una chiusura definitiva ma nemmeno a ricucirsi. Una mano tesa ritratta sempre troppo in fretta.

Quando ho visto la clessidra del tempo a Seattle consumarsi e l'ho girata per l'ultima volta, ho deciso che non sarei voluta partire senza salutarti. Ti ho lasciato due righe, semplici. Senza enfasi. Solo un cuore aperto. La mia buona volonta'. Tu l'hai accolta con il cuore aperto. E tanta gratitudine. E hai condiviso che dentro di te c'era un secondo bimbo.

I miei viaggi e i tuoi impegni ci hanno impedito di incontrarci. Ma a fine gennaio mi e' arrivato l'invito alla tua baby shower. Mi sembrava uno scherzo del destino. Rivederti in compagnia, senza mai aver chiarito, per di piu' alla tua baby shower. Mi sembrava cosi' surreale.  

Oggi ero attorno al tavolo delle tue amiche piu' care. Ti ho dato il mio regalo. E con esso nelle mie mani c'era un pezzo del mio cuore impacchettato nelle mie scuse silenziose. Mi hai ringraziata. Per le parole del biglietto. Per essere venuta. Per essere li' con te. Per aver fatto il mio di passo verso il tuo e non aver sprecato altro tempo. Per aver tenuto la tua mano mentre ricongiungevamo i due lembi della ferita.

Quando discuto con Matt la pace e' sempre scontata. Fa male nel momento ma nel fondo del cuore, lontano dall'orgoglio, c'e' sempre la consapevolezza che, questione di minuti o mezz'ora, una volta smaltiti i bollori del nervoso, ci aspetta sempre il lieto fine di un abbraccio stretto stretto, lungo lungo e pieno di amore.

Con te non ero sicura che la riconciliazione sarebbe stata il punto d'arrivo. E sono felice che quasi allo scadere del tempo le nostre strade si sono rincontrate. Mi dispiaccio tantissimo per aver lasciato cadere in tonfi sordi le opportunita' che ogni granello di tempo racchiudeva. Mi dispiaccio per essermi dimenticata che per quanto lunga sembri la vita, e' comunque breve. Mi dispiaccio per aver dato retta all'orgoglio e aver perduto la possibilita' di vederti imparare il ruolo di mamma. Ma per quanto mi dispiaccia, l'unica sensazione che questa sera provo nel cuore e' una profonda serenita' interiore che finalmente quello strappo e' ricucito. Scorgo di nuovo una strada immacolata serpeggiare davanti a noi ed e' bello sapere che nonostante la distanza la coloreremo insieme con le immagini delle nostre vite.

E spero davvero di riuscire ad abbracciare ogni granello di sabbia e stringerlo stretto come una palla gigante, sedermici sopra e scivolare giu' in quello stretto passaggio del tempo che scorre, sapendo di aver fatto del mio meglio per vivere appieno, per cogliere ogni opportunita' di vita che ciascun granello porta con se'.

Thursday, February 9, 2012

Better

Post soprattutto per i lettori innamorati come me della medicina...
 
Better e' il primo libro che ho letto in inglese tutto d'un fiato - complice anche il fatto che ora ho tutto il tempo del mondo. Ma non solo. 
Better e' un libro che offre tanti spunti di riflessione.
Riflessione su molteplici tematiche che incontriamo come medici.
Ma anche riflessione su noi stessi. Sulla nostra performance quotidiana.  E su quelli che sono i nostri obiettivi, palpitanti nel nostro cuore o affievolitisi nella routine.

A parer mio invita all'autocritica e nel momento stesso in cui iniziamo questo processo instilla un'iniezione di fiducia immensa. Che possiamo davvero make the difference. E' una sorta di manuale su come elevare le nostre prestazioni, su come migliorarci e offrire una cura (nel senso di care not treatment) migliore ai pazienti che si affidano alle nostre conoscenze ed esperienza ma anche alla nostra umanita' e al nostro cuore.

E dopo averlo preso in prestito in biblioteca, vado a comperarlo in libreria cosi' poi me lo posso sottolineare, strapazzare, leggere e rileggere. Che ogni volta le sue parole, i suoi aneddoti, le sue interpretazioni e riflessioni aprono nuove porte ai miei pensieri e offrono nuovi spunti di arricchimento interiore.

Spero tanto vi piaccia tanto quanto e' piaciuto a me!
Buona lettura!

Meteoropatica



...poi mi arrabbio con me stessa se, quando sono pensierosa, invece che starmene ottimista, mi intristisco...

Wednesday, February 8, 2012

La quiete dopo la tempesta

La settimana scorsa, a parte i primi giorni in cui regnava sovrano il sollievo di non dover piu' cercare i vestiti nella valigia e vivere con una mappa in tasca, si e' scatenata la tempesta. Risposte che pensavo assodate sono vacillate e mi sono sentita piccola e inesperta della vita.


Oggi invece giorno di gran sole, primule sgargianti che colorano una natura apparentemente secca ma in cui la vita inizia a fare capolino nelle prime gemme, un cielo azzurro, un precoce assaggio di primavera -la marmotta dica quel che vuole - nidi con piccoli uccellini tra i rami spogli, l'acqua dei laghi e dei canali, il verde dei boschi che si estende a perdita d'occhio, le vette aguzze delle montagne imbiancate, il pranzo con il mio dolce amore, l'incontro con una persona di cui mi fido molto e i suoi consigli e finalmente una buona dose di sport.

E con il sole credo di essere tornata anch'io. Tornata dal limbo in cui ero sprofondata. Tornata nel mondo reale. Tornata viva.